Tartufo Bianco d’Alba
Tartufi di Langhe e Roero, pregiate rarità
Il Tartufo Bianco d’Alba, il Re della Tavola, appartiene alla varietà più pregiata dei tartufi piemontesi, sia dal punto di vista economico che da quello gastronomico.
E’ considerato una vera e propria pepita per il suo valore e per la sua prelibatezza. Tra i Tartufi delle Langhe e di Roero il “tuber magnatum pico”, questo il nome scientifico del Tartufo Bianco, è anche il più conosciuto in tutto il mondo.
Ogni anno, da ottobre a novembre, ad Alba, patria d’elezione, si tiene una celebre Fiera internazionale dedicata a questo diamante, la più antica e prestigiosa del genere.
Grazie a manifestazioni come questa, di recente la cittadina di Alba è stata proclamata ufficialmente dall’Unesco “Città Creativa per la Gastronomia”. Un importante segno di riconoscimento per la città, capace di valorizzare i propri patrimoni a 360 gradi.
I funghi del Piemonte, un’eccellenza nazionale
Il Tartufo Bianco d’Alba è apprezzato in tutto il mondo per le sue caratteristiche peculiari. Tondo e liscio, dal profumo intenso e color ocra in superficie, questo eccelso fungo del Piemonte deve le particolarità alle colline del Roero e delle Langhe in cui nasce e cresce.
Tartufo bianco d’Alba prezzo
Il 2017 ha segnato un massimo storico nelle quotazioni di questa varietà esclusiva, arrivando a 6.000 euro al chilo. Una cifra record, che ha superato anche i 5.000 euro del 2012 e i 4.500 euro al chilo del 2007.
Si tenga presente che una pezzatura media del prodotto si aggira sui 20 grammi circa di peso. A far balzare il prezzo sono state le condizioni climatiche poco favorevoli registrate durante l’anno, a causa di caldo anomalo e siccità.
Il Tuber Magnatum Pico, invece, per svilupparsi ha bisogno di terreni freschi e umidi.