Ogni amante della buona cucina si sarà chiesto almeno una volta: dove si trova il tartufo bianco in Italia? Sono diverse le regioni italiane in cui si può trovare questo prodotto prezioso. Infatti, il tartufo bianco si trova in Irpinia, nelle Marche e nel Lazio, anche se la maggiore varietà produttiva e la qualità più elevata si registrano in Piemonte. Il tartufo d’Alba, nelle Langhe, è certamente il più famoso, in Italia e non solo. Questo alimento è un pilastro per la città di Alba, al punto che gli dedica un’importante fiera ogni anno, che conta migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. Inoltre, la tradizione piemontese del tartufo è secolare, fa parte della storia locale da sempre.
Habitat tartufo bianco
Il tartufo bianco ha bisogno di un terreno particolare per crescere al meglio: deve essere abbondante di calcio e potassio e avere poco fosforo e azoto. L’habitat del tartufo bianco è un terreno con un grado di umidità elevato e costante per quasi tutto l’anno, al riparo dalla luce e dal calore troppo intenso. La terra in cui cresce è ricca di humus e presenta il giusto equilibrio tra sabbia e argilla. Molto raramente il tartufo cresce oltre i 700 metri sul livello del mare. Le condizioni climatiche influiscono molto sulla quantità di tartufi che nascono: un clima troppo caldo e scarse piogge ostacolano la crescita dei tartufi, di conseguenza il loro prezzo aumenta in modo considerevole.
Dove nascono i tartufi
Per potersi dilettare nella ricerca di questi preziosi frutti della terra, è necessario sapere dove nascono i tartufi. Innanzitutto, è utile ricordare che il periodo in cui si raccolgono i tartufi bianchi di migliore qualità va da ottobre a dicembre. In Piemonte, si trovano principalmente sotto querce, noccioli e pioppi, ma anche roveri e salici. Il tartufo, infatti, cresce accanto alle radici di questi alberi e di alcuni arbusti (con cui entra in simbiosi). Non è possibile coltivarlo, perché cresce solamente nelle aree boschive e in terreni abbastanza fertili.
Il tartufo del Piemonte
Tra tutte le specie esistenti, il tartufo del Piemonte è quello più apprezzato e prezioso dal punto di vista economico. Ma esattamente cos’è? Il nome scientifico del tartufo bianco è Tuber Magnatum Pico. A dispetto del suo nome, esso non è un tubero, ma un fungo ipogeo (cioè che nasce e cresce sottoterra, a profondità variabile). Il tartufo bianco si chiama così perché la sua superficie esterna, che si chiama peridio, è di colore crema o giallo ocra ed è liscia al tatto. Le sue dimensioni sono molto variabili e, ovviamente, gli esemplari più grandi sono i più costosi. Generalmente ha una forma tondeggiante e appiattita, quasi sempre irregolare. Tuttavia, esistono altri tipi di tartufo: il nero invernale, il nero estivo e il bianchetto (che cresce in primavera).