Cos’è e di che cosa si occupa l’Ordine dei Cavalieri del Tartufo? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Cos’è l’associazione enogastronomica del tartufo
L’associazione enogastronomica del tartufo è nata in una piccola trattoria di Grinzane Cavour il 22 febbraio del 1967. Sotto la guida di Luciano Degiacomini, i ventuno soci fondatori dell’epoca, che amavano definirsi “disinteressati ed indipendenti”, si diedero uno Statuto. All’interno di esso vennero stabiliti i motivi della creazione dell’associazione enogastronomica del tartufo. Lo scopo principale era quello di conservare, tutelare o fare rinascere usi, costumi e tradizioni popolari locali. Inoltre l’associazione enogastronomica del tartufo ambiva a qualificare l’enogastronomia del territorio, promuovendo i prodotti e i vini tipici della zona di Alba in Italia ed all’estero. Quei ventuno fondatori oggi sono diventati oltre 2000 Cavalieri, sparsi in tutto il mondo. Negli anni sono infatti nate delegazioni in Svizzera, a Hong Kong, a Taiwan, ma anche a Dubai e in Austria.
Di cosa si occupa l’Ordine dei Cavalieri del Tartufo
Per mano dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo è nata l’Enoteca Regionale Piemontese, la prima fondata nella Regione Piemonte. Ha sede nel Castello di Grinzane Cavour e accoglie ogni anno migliaia di visitatori ai quali viene permesso di degustare e acquistare i vini prodotti dalle cantine della zona. Sempre nel medesimo Castello si svolgono le riunioni dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo, chiamate Capitoli. Si tengono solitamente una volta al mese e nel corso di esse i partecipanti discutono di argomenti di carattere enogastronomico. Durante i Capitoli vengono gustati piatti preparati secondo ricette tradizionali, il tutto ovviamente accompagnato dai migliori vini selezionati da una Commissione di Degustazione. L’Ordine dei Cavalieri del Tartufo si occupa inoltre di stampare pregevoli testi che hanno a che fare con la gastronomia, l’enologia e la viticoltura del territorio.
Come diventare Cavaliere del Tartufo
Per essere insignito del titolo di Cavaliere del Tartufo è necessario dimostrare un “sincero interesse ed un’autentica passione per la Langa” per via della propria attività professionale o per meriti enogastronomici conseguiti. Durante la cerimonia in cui si diventa Cavaliere del Tartufo un sosia del Conte di Cavour narra i meriti che hanno reso degno questo futuro Cavaliere di ricevere l’investitura. Il momento clou è però l’istante in cui il Gran Maestro appoggia sulla spalla di ogni “postulante” il Tralcio di vite per accoglierlo come Cavaliere del Tartufo nella confraternita. A siglare il tutto vi è infine una firma con una penna rossa sul Grande Libro dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo.